mercoledì 21 novembre 2007

" I TUOI OCCHI "

C ' è tristezza
nell’espressione dello sguardo
che emanano i tuoi occhi.
Una tristezza
che li rende pieni,
profondi,
malinconici,
luminosi,
bui.
Sorridono,
e al contempo piangono.
Un’ambivalenza che appare
solo a chi sa vedere,
dentro i tuoi occhi.
Gli occhi di un bimbo,
che affannosamente
cerca di salvare se stesso.
Che soffre e non vuole
lasciarsi avere.
Ma non riesce a trovare la via.
C’è tristezza
nei tuoi occhi,
il conflitto di chi non sa guardarci
dentro, nel fondo.
La luce è nel buio,
nel coraggio,
nella forza.
E gli occhi,
attraverso la via ancora celata,
scorgeranno poi
la tristezza,
e la percorreranno fino in fondo.
E la meta illuminerà
la luce della tua Anima.
E i tuoi occhi brilleranno,
nel calore
dell’Amore ritrovato.

" SGUARDO "

C’ è un velo sottile
che impedisce agli occhi
di vedere la realtà
che si cela al nostro sguardo.
E’ un velo impercettibile,
tanto quanto inconsapevole
al nostro vedere.
E’ lui che ci apre il mondo,
che deforma,
che tradisce.
E come un impostore,
all’improvviso rivela l’inganno.
Inermi nel combatterlo,
un nemico invisibile.
I nostri desideri
e le nostre illusioni,
veicolate ed offuscate
dalla nostra reale cecità.
Accusiamo il colpo,
lasciamo li il nemico.
A colpire di nuovo.
Ma quel velo lo dobbiamo distruggere,
e permettere alla nostra Anima
di vedere limpido,
attraverso i nostri occhi.
E’ Lei,
la sola,
l’unica,
che può annientarlo.
Bisogna cercarla,
capirla,
conoscerla.
E si svelerà,
con la verità
che dissolverà gli inganni
e aprirà le nostre finestre
attraverso occhi che
guardano il mondo.
Con l’innocenza della memoria
di chi eravamo,
di chi siamo diventati,
e di chi dobbiamo tornare
ad essere.

martedì 10 luglio 2007

IL TUO SAPORE

Sento l’odore vicino al mio viso,
l odore della tua pelle,
avvolta da una nuvola dolce
che sa di zucchero.
Mi è rimasto fra le narici,
quel breve momento fugace,
tra l’esplosione
di suoni,luci,colori,voci.
Raccolto nella memoria
che si appoggia dentro il mio cuore.
E sorride perché sente gioia.
Il momento è stato vissuto
e resta nell’eternità
di un attimo velato e trasparente,
come l’aria che mi avvolge,
e mi porta il tuo sapore,
racchiuso nel mio cuore.

UN PUNTO

Se qualcosa è sospeso
nel tempo e nel vuoto,
fluttua, si muove, si dimena
fino a che non trova
un punto di sostegno.
Quel punto pone fine al mistero.
E rivela la realtà.
Ma se non c’è nulla
che sia già la verità,
non c’è nessun sospeso.
E prima o poi
l’illusione cadrà.
E la verità
si rivelerà.
Il punto è dove, quando e come cadrà.
Se non si rivela il punto,
anche l’irreale appare reale.
Quindi qualcosa resta in sospeso,
il punto dove si interrompe l’esperienza.
Quando apparirà???

lunedì 16 aprile 2007

E LA GIOSTRA VA....

E la giostra va…
e tutti li,
pronti a salire
per un giro
di solitudini,
di occhi disperati
che si muovono
nell’illusione di un tempo
che regala
un po’ di sollievo.
Il dolore è forte,
ma bisogna cercare di
dimenticare.
Basta un giro
per sentire il fiato
sospeso nel vento
di una falsa ebbrezza
che anestetizza il vuoto
e inebria il cuore
lasciandolo in uno spazio
di strazio fermato.
E la giostra va…
non è mai sola,
le Anime inquiete
si affannano,
spingono,
si levano nel giro
del sogno
di felicità perduta.
E la giostra va…
continua a girare,
con i suoi bagliori,
con i suoi falsi sorrisi,
con la disperazione
celata dai colori,
dai suoni
e dall’odore del disperato
senso di vuoto.
Poi si ferma.
La notte sta per finire.
Le Anime scendono,
ma non sorridono.
Gli occhi sono spalancati
e le bocche serrate.
Il freddo è tornato.
I cuori sono più soli.
Il giro è finito
e il fiato è pesante.
E l’Anima grida.
Nella notte ormai finita.

martedì 27 marzo 2007

CRESCERE

Crescere.
E’ doloroso crescere.
E’ inevitabile accettare ciò
che la vita decide.
E’ inevitabile accettare
di brancolare nel buio totale.
Avere paura.
Cercare una via d’uscita.
Rifugiarsi nelle fiabe,
come quando da bambini
ci accompagnavano nei momenti
d’angoscia.
Ma le fiabe sono fantasia
e la fantasia non è la realtà.
Realtà è accettazione.
Della sofferenza, della gioia.
del dolore, della tristezza,
delle privazioni,
di ciò che vorremmo avere,
ma che inesorabilmente è lontano.
Lontano ma vicino.
Vive dentro di noi.
Crescere significa imparare a convivere
con i nostri fantasmi,
le nostre scelte sbagliate,
i nostri Amori vissuti
e quelli che avremmo voluto vivere
e che restano li,
sospesi dentro la nostra Anima.
Crescere è imparare ad amare,
a saper rinunciare.
Ad accettare la sconfitta,
senza mai perdere
la nostra dignità di essere.
Crescere, rispettare la vita
e amarla e onorarla
anche quando i momenti di sofferenza
pungono i nostri sensi
totalmente.
E noi restiamo li,
fermi.
Li ascoltiamo e li rispettiamo.
Crescere è un percorso che non è dato a tutti.
Bisogna conquistarlo.
Con il coraggio e la forza di andare avanti,
e di ascoltare ciò che le nostre sofferenze
rivelano:
E’ arrivato il momento di crescere.

venerdì 23 febbraio 2007

"TENSIONE"

Ci sono momenti
In cui sento,
in tutte le viscere
dei miei sensi,
una tensione
inesorabile e spietata.
La sento,
attraverso il turbamento
che punge e avvolge
ogni percezione.
Questa tensione,
che non riesco ad allentare,
né ad assopire,
che viene dall’ignoto.
Esiste.
Mi disarma e mi condanna
alla presenza del mio fantasma.
Che mi guarda.
Che s’impone
E mi obbliga a sopportare
questo tormento dei sensi
che si acuisce quando sento
quel blocco dentro
che quasi mi toglie il respiro.
La crudeltà della realtà.
Che mi costringe a contenere
la tempesta esplosiva
di questa ferita.
Il pulsare della mia sofferenza,
racchiusa nella tensione di questi momenti,
in un’altalena beffarda
di condanna e di stupore.

domenica 28 gennaio 2007

" IL RESPIRO DEL MONDO "

" Respiro nell'aria
una pienezza che pervade
il mio corpo e la mia anima
in un senso di quiete.
L'odore e il sapore
dello spirito dell universo,
la casa di ogni essere
a cui appartiene la
completezza e unicità.
La sento, ora,
come immortale ed eterna
dove le anime del mondo
fluttuano.
A volte nello spazio infinito,
a volte nelle cose.
E' l essenza della vita.
L eterno esistere di un enigma
mai svelato.
Nel fascino e nell emozione
del pianto di un bimbo
che nel miracolo della vita
appena donata,
racconta il senso
che ogni essere umano
racchiude in sè:
l ' Amore.
L'uomo che nega l'amore,
nega la vita.
E nega se stesso.
Ponendo l alienazione
come unico vissuto
del proprio destino" ......



giovedì 25 gennaio 2007

Pensiero...

La vita è un mistero inesauribile.
A volte la via è tortuosa,
a volte è invisibile,
a volte appena percettibile.
Ma quando è arrivato il momento,
il bagliore di esistere pervade l'anima e,
come per incanto,
ecco apparire la traccia:
inizia il percorso.
Ad ognuno il suo.
Ci appartiene, in esclusiva.
E una volta sentito,
il "cibo che nutre",
non saremo più in grado di nutrirci di altro.
Ognuno con i propri sapori e gusti.
Unici.
Perchè ogni anima
è unica e irripetibile.
E' il Divino.
Amo la mia Anima,
e amo le altre Anime.
Ma solo con alcune si può comunicare.
La sintonia è la differenza.
L'empatia il dono.
Il "sentire" un inesauribile fonte di nutrimento.
Ma anche di grande sofferenza e gioia.
L'ambivalenza della vita.

lunedì 22 gennaio 2007

" IL GROVIGLIO "

Un groviglio.
La difficoltà
l’ incapacità
di esprimere
questo groviglio.
Il caos
che si alterna
alla serenità.
L’accettazione
lo produce.
Altrimenti è la follia.
La follia
del groviglio
in cui vive
costretta
la mia anima.
Sofferente
ma vitale.
Fiduciosa
di sciogliere
questo groviglio
da percorrere
fino in fondo.
All’origine,
la Verità.
La mia.

(dic 2006)

" NOTTE "

La notte.
Il buio.
Mi avvolge
nei pensieri
che mi riportano
indietro
nel tempo.
Il passato.
La mia vita.
Fotografie.
Momenti vissuti
che non torneranno.
Mai più.
Figlia.
Piccola
Sorridente
Innocente.
Il mio dolore
per non averti
vissuta.
Mi lacera
e somiglia
al buio
di questa notte.
Non c’è più tempo
per tornare
nel tempo.
Passato.
Lo accetto
questo dolore.
E’ il mio.
Mi appartiene.
Ma l’Amore
che sento
mi illumina
il cuore.
Ora.
Questa notte.

(nov 2006)

" IL MIO CUORE "

Sento il mio cuore
battere con un suono
che sembra
un lamento.
Simile al pianto
di un bimbo.
Innocente.
Cerco di consolarlo
di confortarlo.
Ma lui è dolorante.
Sembra non voler
sentire.
Sembra voler essere
lasciato vivere
questo tormento.
Sembra non voler
essere disturbato.
Alloro provo
ad accarezzarlo
e la tenerezza
sembra alleviarlo.
Pian piano
si rianima.
Si riprende.
E i suoi battiti
ora sono musica.
Soave.
Suoni.
Di serenità.



( 24 ott 2006)

" ASSENZA DI TE "

E’ nell’assenza di te,
che sono riuscita a sentire me.
Nella percezione dell’inevitabile
assenza di te,
che sono riuscita a trovare me.
Nella presenza della tua assenza
ritrovo la mia essenza.
L’assurdo che contempla
la vicinanza nella lontananza.
Questa assenza di te,
che finalmente mi fa sentire
vicina a te.
Ed ecco l’equilibrio:
nato sul filo dell’assenza di te,
che si nutre sereno
dell’eterno esistere.
Dentro di me.
(4 dic 2006)

venerdì 19 gennaio 2007

LUCE

Vorrei esplodere in una luce,
immensa,
che illumini i cuori
di tutti gli uomini.
Inconsapevoli,
di vivere
addormentati.
Come morti viventi
corrono,
si affannano,
soffrono.
Non vedono.
Non sentono
la meraviglia
dell’Universo.
Dio è con loro
ma non riescono
a sentirlo.
Ciechi – sordi – muti.
La vita danza
intorno a loro
ma ne sono inconsapevoli.
Impotenti.
Infelici.
Nella continua,
spasmodica ricerca
di una felicità
che non arriva mai.
Perché la felicità
non è all’esterno
dell’essere umano,
ma dentro di lui.
Giace.
Soffocata.
Inesplorata.

Vorrei che un giorno
esplodesse una luce.
La luce di Dio.
In ogni essere umano.
Solo per un attimo.
Basta, per capire
la bellezza e lo splendore
del Tutto.
Il Divino
che ci circonda.
Inesplorato.
Lasciato li.
Incapaci.
Di essere felici.
( 3 ott 2006 )